UOD

UOD vuole massimizzare la cortocircuitazione tra la user experience e la tecnologia, per proporsi come oggetto capace di individuare l’utilizzatore, una determinata circostanza funzionale, un contesto ambientale, e poi proporre la soluzione più confortevole ed idonea per consentire di fare ciò che si preferisce senza eccedere nei meccanicismi e nel consumo energetico.

Cos’è UOD
Si tratta di un lampadario che SENTE l’utente e le sue esigenze, valuta le condizioni del contesto e adegua la propria forma e funzione automaticamente rendendo lo spazio confacente alle azioni dell’abitante.
Essendo un lampadario, viene ancorato al soffitto ma è in grado di trasformarsi in lampada da tavolo per la lettura o altri lavori particolari, disponendo le proprie superfici illuminanti parallelamente alle superfici operative (tavoli da pranzo o scrivanie) per migliorare il comfort visivo degli utenti. Questo meccanismo che ha contribuito a dare forma al lampadario è stato ispirato dai satelliti artificiali che adeguano la posizione dei propri pannelli fotovoltaici a seconda dei propri spostamenti. In questo caso però, i pannelli, invece che captare luce “solare”, la irradiano!

La tecnologia
La trasformazione, da prisma a base triangolare a oggetto illuminante non identificato, avviene in modo autonomo: essendo UOD connesso via Bluetooth ai singoli cellulari degli utilizzatori più assidui, può rilevare (previo posizionamento del telefono sul piano di lavoro) la luminosità incidente sul tavolo dove si vuole operare. A questo punto I pannelli oled iniziano ad orientarsi fino a quando lo smartphone (che continua il suo rilevamento) non segnala al lampadario che la luminosità complessiva sul piano è ottimale per svolgere l’attività desiderata. I pannelli illuminanti allora si fermano.
L’app che gestisce il rilevamento dell’intensità luminosa dispone anche di un sistema di regolazione “manuale” dell’intensità luminosa e della configurazione del lampadario.
La capacità di UOD di cambiare forma ne fa anche un formidabile elemento d’arredo che cambia volto all’intera stanza a seconda di chi la vive e di cosa si fa. Non solo quindi elemento funzionale ma anche oggetto scultoreo…addirittura performance: in tutto ciò non va trascurato uno dei caratteri davvero peculiari della lampada…il MOVIMENTO.
Quanto detto è possibile attraverso un sistema di steli mobili che inclinano i leggerissimi pannelli oled in modo da far incidere più o meno direttamente la luce sul piano operativo sottostante. Una centralina elettronica coordina tutto il sistema e connette il lampadario con i supporti cellulari.
Oltre al comfort d’uso della luce oled, si aggiunge anche un risparmio energetico consistente dovuto non solo alla scelta delle fonti luminose, ma anche al sistema di trasformazione della lampada che, per aumentare la luminosità, non aumenta la quantità di energia elettrica erogata (con un conseguente incremento dei consumi), ma cambia la giacitura dei piani illuminanti rispetto al piano di lavoro migliorando l’illuminazione ma mantenendo la potenza del lampadario invariata.

Anno

2016


Team di lavoro

Andrea Cingoli (concept & development)
Umberto La Sorda (modelling & rendering)


Cliente

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