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LICC di Londra: due menzioni d’onore per Andrea Cingoli

By concepticon,

Il Concorso Internazionale creativo di Londra ha assegnato due menzioni d’onore ad Andrea Cingoli. Uno in interior design con “Hang-On!”, La lampada flessibile, fatta da appendiabiti illuminati, e un altro nella progettazione dei prodotti con “PLAN”, lo scaffale con un foro che può diventare un canestro da basket o di cambiare in, con altri plug- ins, per rendere le nostre camere più divertente e versatile.

LICC è uno dei più prestigiosi concorsi creativi in tutto il mondo e la sua finalità è quella di facilitare il contatto tra gli artisti / designer, la folla internazionale e delle aziende specializzate. LICC è alla sua decima edizione e la giuria, composta da 19 super esperti, provenienti da tutto il mondo, consolidati nei loro vari campi del design.

 

L’architetto e designer Abruzzese ha ottenuto questo brillante risultato grazie alla lampada “HANG-ON!”, che rappresenta e interpreta i cambiamenti nel nostro stile di vita e le proprie esigenze, e di come queste si evolvono e trasformano gli spazi interni in cui viviamo.

“Abbiamo bisogno”, commenta Andrea Cingoli, presentando il suo progetto, “di dispositivi che rendono flessibile la realtà che ci circonda e HANG-ON! è sicuramente un sistema di illuminazione in grado di adattarsi a questa descrizione. I ganci illuminanti possono essere liberamente spostati sulla guida di supporto a bassa tensione, che ci permette di spostarli come ci piace “.

L’idea progettuale di Andrea Cingoli presenta anche altre possibilità: “Con HANG-ON! Siamo in grado di aumentare l’intensità della luce con l’aggiunta di ganci che si accendono istantaneamente a contatto con la rotaia e possiamo colorare la luce utilizzando il gancio nella sua funzione naturale, per esempio, appendendo magliette colorate. Il sistema può essere utilizzato in un ambiente aziendale così come a casa. Ogni gancio ha una striscia di LED che utilizza bassi livelli di energia. I ganci possono essere venduti separatamente inoltre sono state progettate estensioni al kit base in modo da poter costruire, liberamente, la propria soluzione in base alle proprie esigenze “.

 

L’altro oggetto che ha ottenuto un risultato positivo dalla giuria di Londra è “PLAN”. Questo progetto proposto è il risultato di un ragionamento creativo che si basa sulla rivisitazione di un oggetto di uso comune, come una mensola. “A volte, il più comune degli oggetti”, Andrea Cingoli dichiara: “consolidato sia nel loro uso e la familiarità, può nascondere la più grande delle sorprese. PLAN è una mensola capace di cambiare in base alle esigenze degli utenti. Può diventare un gioco divertente, ma allo stesso tempo, può trasformarsi in una lampada molto utile o un contenitore.”

Questo è come Andrea Cingoli riassume i suoi sforzi nel campo creativo e di design: “Il mio lavoro ha lo scopo di rendere le nostre camere accoglienti e versatili, con un tocco di divertimento, ma mai inutile o superficiale.”

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Casa Abruzzo si illumina con “Flamp”

By concepticon,

A Casa Abruzzo si accenderà “Flamp”, la lampada del designer abruzzese Andrea Cingoli, frutto della sperimentazione formale del Flexiglass, un materiale ottenuto con un procedimento innovativo, in via di brevettazione. La lampada da tavolo cristallizza una fiamma e la trasforma in elemento di design rendendolo nuova fonte di illuminazione e, contemporaneamente, oggetto d’arte, una scultura, su base circolare metallica, che incorpora un led da 3 watt.
“Flamp” è una delle proposte che troveranno spazio nei tre giorni dedicata al vetro e alla sua espressione artistica e design, in mostra, dal 15 al 17 ottobre, a Milano nella location di via Fiori Chiari 9, zona Brera.
Le creazioni dello studio “Concepticon” animeranno la rassegna “Vetro tra arte e design: dal concept alla sua cristallizzazione, attraverso lo studio del materiale, delle tecniche e delle tecnologie di produzione del vetro”.
La forza di “Flamp” è tutta nel materiale di partenza, il “Flexiglass”. Per la realizzazione dell’opera, infatti, è stata utilizzata una lastra di vetro stratificato rotta. Ed è proprio la rottura della lastra che infonde una particolarità al vetro che si frammenta e conferisce una caratteristica che rende unico ogni oggetto che ci si realizza. La materia prima di riciclo o scarto di produzione, quindi, grazie alla soluzione studiata dal designer abruzzese, potrebbe trovare ampio impiego con enormi vantaggi per l’ambiente. Il riciclo delle lastre di vetro stratificato, attraverso la produzione di “Flexiglass”, non richiederebbe più, come in passato, costosi processi di separazione. Inoltre si eviterebbero anche le lavorazioni a forte impatto energetico, eliminando il passaggio nei forni a soffiatura o costosi procedimenti di smaltimento. Il processo, studiato e sperimentato da Andrea Cingoli, consente di piegare in qualsivoglia modo e forma le lastre di vetro stratificato. Si possono, così, ottenere prodotti d’arte, di design e di artigianato di piccole e grandi dimensioni, autoporti o con una certa portanza, limitata alla categoria degli arredi di interno e condizionata dalla forma dell’oggetto in questione. Si possono così realizzare sculture, cabine doccia, piastrelle, tegole, tegoloni, partizioni interne, suppellettili e oggetti di varia forma, a partire dalla lampada “Flamp”.

 

ANDREA CINGOLI – Si è laureato con lode in Architettura all’Università G. D’Annunzio di Pescara nel 2006, dal 2000 è direttore tecnico della Cingoli Consolidamento e Restauro, nel 2007 ha cofondato Zo_Loft Architettura & Design (www.zo-loft.com). Con Zo Loft, negli ultimi cinque anni, si classificato ripetutamente al top di diverse classifiche e premi internazionali di architettura e design (IDA AWARD, Atlanta International Design AwardS, MACEF Design Award, solo per citarne alcuni). Nel 2010 è stato selezionato come uno dei migliori talenti italiani nella Young Blood Competition. Nel 2014 ha fondato “CONCEPTICON”, un’azienda che si occupa di concept design impegnata nella creatività e nell’innovazione dei modelli di business.

 

 

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POP-CORN: vetro design a Casa Abruzzo

By concepticon,

Casa Abruzzo ospita una tre giorni dedicata al vetro e alla sua espressione artistica e design. In mostra, dal 15 al 17 ottobre, nella location di Via Fiori Chiari 9, zona Brera, le creazioni di Concepticon studio. “Vetro tra arte e design: dal concept alla sua cristallizzazione, attraverso lo studio del materiale, delle tecniche e delle tecnologie di produzione del vetro”, questo il titolo della rassegna, che proporrà le creazioni di Andrea Cingoli, giovane designer abruzzese, prodotte dallo studio Berengo di Venezia e realizzate dal maestro vetraio, Silvano Signoretto. In particolare sarà presentata la scultura composta, realizzata in vetro soffiato a mano libera, “Glass Pop-Corn”. L’opera si caratterizza grazie alla forza descrittiva del vetro soffiato e alla sua naturale leggerezza d’essere rappresentativa, proprio, del pop-corn. L’arte vive, ancora una volta, una fantasiosa associazione con il cibo e ne stimola una rappresentazione moderna affidata a un materiale nobile, che solo la maestria artigiana domina e compone. Non a caso Glass Pop-Corn è il frutto della creatività percettiva di un giovane designer, affidata al sapiente mestiere di una maestro vetraio.

ANDREA CINGOLI – Si è laureato con lode in Architettura all’Università G. D’Annunzio di Pescara nel 2006, dal 2000 è direttore tecnico della Cingoli Consolidamento e Restauro, nel 2007 ha cofondato Zo_Loft Architettura & Design (www.zo-loft.com). Con Zo Loft, negli ultimi cinque anni, si classificato ripetutamente al top di diverse classifiche e premi internazionali di architettura e design (IDA AWARD, Atlanta International Design AwardS, MACEF Design Award, solo per citarne alcuni). Nel 2010 è stato selezionato come uno dei migliori talenti italiani nella Young Blood Competition. Nel 2014 ha fondato “CONCEPTICON”, un’azienda che si occupa di concept design impegnata nella creatività e nell’innovazione dei modelli di business.

SILVANO SIGNORETTO – nato nel 1951, terzo di otto fratelli, comincia a lavorare all’età di otto anni nella fornace del grande maestro Alfredo Barbini, dove già lavoravano due dei suoi fratelli, Pino, famoso scultore del vetro contemporaneo e Gianni, grande maestro nella realizzazione di lampadari in stile. Dopo aver acquisito le basi della lavorazione, decide di cambiare fornace, lavora in altre importanti fornaci muranesi, tra cui la Renato Mazzega, dove comincia a lavorare con importanti designer, uno fra questi il professor De Lai, con il quale crea una serie di nuove sculture. Non contento passa a lavorare alla Seguso vetri d’arte, dove lavora a fianco di un importante maestro, Angelo Seguso, collaborando con il grande designer Vittorio Rigattieri. Il tempo passa e la sua capacità di plasmare la materia si incrementa sempre più, tanto che lavora sempre più frequentemente con scultori, designer e pittori molto importanti. Nel 1990 lavora con la vetreria Venini, qui realizza il “cavallo di Leonardo” struttura in ferro e vetro soffiato all’interno rivisto al computer da Ben Jakober e Yannick Yu, presentati alla 45° edizione della Biennale di Venezia. Negli anni ha realizzato importanti sculture in vetro, esposte in musei e importanti gallerie del mondo, in collaborazione con artisti contemporanei quali Marina Kotter, Philip Tsiaras, Hideto Nashimura, Maria Grazia Rosin. Da anni collabora con Berengo Studio per la realizzazione di importanti opere d’arte ed oggetti in vetro.

BERENGO STUDIO 1989 – è una galleria che promuove il vetro come materiale per l’arte contemporanea. Alcune delle opere prodotte dallo studio sono state esposte all’interno della Biennale d’Arte di Venezia e presso prestigiosi musei internazionali anche grazie al progetto GLASSTRESS (www.glasstress.org). Adriano Berengo, il fondatore, ha creato un suo museo, il Berengo Centre for Contemporary Art and Glass, vera e propria cattedrale del vetro allestito nel cuore di una vecchia fornace in disuso, dei primi del ‘900. Le opere dei principali artisti che negli anni hanno lavorato con lui, sono in mostra in questa struttura architettonica rimasta inalterata con vecchi forni e attrezzi originali, e sono state installate mantenendo quell’armonia e quella patina del tempo. Berengo Studio rappresenta la realtà più innovativa nelle sperimentazioni in vetro sull’isola di Murano; le sue creazioni sono un felice incontro tra l’arte contemporanea più all’avanguardia e le tecniche della tradizione artigianale muranese.

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